Abitabilità di un sistema planetario di una nana arancione
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L'abitabilità dei sistemi planetari delle nane arancioni è oggetto di studio per gli esperti di astrofisica, astrobiologia e esoplanetologia.[1] Le nane arancioni, o stelle di classe K V, sono stelle che per massa, raggio e luminosità si situano a metà strada tra le nane gialle come il Sole e le nane rosse,[2] e potrebbero essere ottime candidate per ospitare pianeti adatti alla vita extraterrestre, con diversi vantaggi rispetto all'abitabilità dei pianeti che orbitano attorno alle nane rosse, e anche alcuni vantaggi rispetto alle stelle come il Sole.
Queste stelle rimangono stabili nella sequenza principale più a lungo del Sole, concedendo più tempo perché la vita possa formarsi e svilupparsi su un pianeta attorno ad esse. Le nane arancioni emettono radiazioni nello spettro dei raggi non-UV sufficienti a fornire una temperatura che permetterebbe all'acqua liquida di esistere sulla superficie di un pianeta situato nella zona abitabile. Inoltre, dipendendo anche dalla grandezza, le zone abitabili attorno a queste stelle sono sufficientemente lontane perché un pianeta non vada in rotazione sincrona, rivolgendo sempre lo stesso emisfero verso la stella, come capita spesso invece per i pianeti orbitanti attorno a piccole nane rosse. Inoltre, la maggior distanza mette maggiormente al riparo i pianeti da improvvisi e violenti brillamenti, peraltro più frequenti nelle stesse nane rosse.[3]
Rispetto alle analoghe solari invece, queste stelle hanno il vantaggio di emettere meno radiazione ultravioletta e raggi X, solitamente nocivi per la vita, e questo, unito al loro ciclo vitale, le rende ottime candidate per la ricerca di forme di vita aliene[4].