Battaglia di Šumšu
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La battaglia di Šumšu venne combattuta tra il 18 e il 23 agosto 1945, nell'ambito della guerra sovietico-giapponese e della seconda guerra mondiale.
Battaglia di Šumšu parte del teatro del Pacifico della seconda guerra mondiale | |||
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Un gruppo di fanti di marina sovietici a bordo di imbarcazioni leggere durante il periodo della seconda guerra mondiale | |||
Data | 18-23 agosto 1945 | ||
Luogo | Šumšu, Isole Curili | ||
Esito | Vittoria sovietica | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Perdite | |||
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Uno degli ultimi scontri della guerra, la battaglia vide una forza anfibia sovietica agli ordini del generale Aleksej Romanovič Gnečko lanciare il 18 agosto l'invasione dell'isola di Šumšu, la più settentrionale dell'arcipelago delle Isole Curili, difesa da truppe giapponesi al comando del generale Tsutsumi Fusaki. L'inesperienza dell'Armata Rossa in fatto di operazioni anfibie provocò notevoli difficoltà e forti perdite ai reparti sbarcati, anche se i tentativi di contrattacco giapponesi furono respinti; al termine del 18 agosto i sovietici erano riusciti a stabilire una solida testa di ponte, che consentì loro di sbarcare l'artiglieria pesante con cui piegare i capisaldi giapponesi.
L'alto comando giapponese, ormai avviato verso la resa del paese agli Alleati, ordinò alla guarnigione di deporre le armi nel pomeriggio del 19 agosto, anche se scontri e scaramucce proseguirono fino al 23 agosto.