Con riconquista bizantina della Cilicia ci si riferisce a una serie di conflitti e di scontri tra le armate dell'Impero bizantino, retto da Niceforo II Foca, e quelle del sovrano hamdanide di Aleppo, Sayf al-Dawla, per il controllo della regione della Cilicia nell'Anatolia sudorientale. Fin dalle conquiste musulmane del VII secolo, la Cilicia era stata una provincia di frontiera del mondo islamico e aveva funto da avamposto per incursioni regolari contro le province bizantine dell'Anatolia. A partire dalla metà del X secolo, la frammentazione del Califfato abbaside e il contemporaneo rafforzamento di Bisanzio sotto la dinastia macedone permise ai romei di passare gradualmente all'offensiva. Sotto l'imperatore soldato Niceforo II Foca (r. 963-969) e con l'aiuto del generale e futuro imperatore Giovanni Zimisce, i Bizantini stroncarono la resistenza di Sayf al-Dawla, che si era impossessato delle vecchie terre di frontiera abbasidi in Siria settentrionale, e lanciarono una serie di campagne militari offensive che, nel 964-965, portarono alla riconquista della Cilicia. La vittoriosa operazione preparò la strada per il recupero di Cipro e Antiochia negli anni immediatamente successivi, e contribuì al declino e alla fine dell'indipendenza degli Hamdanidi, costretti a diventare vassalli di Bisanzio.
Fatti in breve Riconquista bizantina della Cilicia parte delle guerre arabo-bizantine, Data ...
Chiudi