Hubert Pierlot
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Hubert Pierlot (Cugnon, 23 dicembre 1883 – Uccle, 13 dicembre 1963) è stato un politico e militare belga.
Hubert Pierlot | |
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Primo ministro del Belgio | |
Durata mandato | 22 febbraio 1939 – 12 febbraio 1945 |
Capo di Stato | Carlo (reggente) Leopoldo III (re) |
Predecessore | Paul-Henri Spaak |
Successore | Achille van Acker |
Ministro della difesa | |
Durata mandato | 23 ottobre 1940 – 26 settembre 1944 |
Capo del governo | Hubert Pierlot |
Predecessore | Henri Denis |
Successore | Fernand Demets |
Ministro dell'interno | |
Durata mandato | 31 ottobre 1940 – 5 aprile 1943 |
Capo del governo | Hubert Pierlot |
Predecessore | Arthur Vanderpoorten |
Successore | Auguste de Schrijver |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Cattolico Partito Cristiano Sociale |
Avvocato e giurista, fu soldato nella prima guerra mondiale, prima di entrare in politica nel 1920. Fu membro del partito cattolico, divenendo primo ministro nel 1939, poco prima dell'entrata del Belgio nella seconda guerra mondiale. In questa veste, ha diretto il governo belga in esilio, prima in Francia e poi in Gran Bretagna, mentre il Belgio era sotto l'occupazione tedesca.
Durante l'invasione tedesca del Belgio del maggio 1940 scoppiò un violento disaccordo tra Pierlot e re Leopoldo III, sulla possibilità che il re dovesse seguire gli ordini dei suoi ministri e andare in esilio o arrendersi all'esercito tedesco. Pierlot considerò successivamente la resa di Leopoldo una violazione della Costituzione incoraggiando il Parlamento a dichiarare Leopoldo inadatto a regnare. Il confronto ha provocato un'animosità di lunga durata tra Pierlot e altri conservatori, che sostennero la posizione del Re e accusarono di viltà l'esilio del governo.
Durante l'esilio a Londra tra il 1940 e il 1944, Pierlot ha ricoperto sia la carica di primo ministro che di ministro della Difesa, giocando un ruolo importante nei negoziati tra potenze alleate, ponendo le basi per la ricostruzione post-bellica belga. Dopo la liberazione del Belgio nel settembre 1944, Pierlot tornò a Bruxelles, dove, contro la sua volontà, diresse, fino al febbraio 1945, un governo di unità nazionale. A seguito delle critiche da parte della sinistra e il fallimento del nuovo governo nell'affrontare i gravi problemi che affliggevano il paese dopo la liberazione, si arrivò, nel febbraio 1945 alla caduta del governo, sostituito dal socialista Achille Van Acker.
La posizione di Pierlot contro Re Leopoldo III durante la guerra fece di lui una figura controversa negli ambienti conservatori, soprattutto nel suo partito cattolico, in seguito il Partito Cristiano Sociale, dal quale ha ricevuto la maggior parte del sostegno.
Si è ritirato dalla politica nel 1946 durante la crisi della Questione Reale, questione che coinvolse Leopoldo, in seguito ritornato sul trono belga, pacificamente deceduto nel 1963. Dopo la sua morte, la reputazione di Pierlot migliorò, in quanto le decisioni prese durante la guerra vennero riesaminate dagli storici.