Nuova Groenlandia del Sud
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La Nuova Groenlandia del Sud, talvolta indicata anche come terra di Morrell, era una presunta terra scorta dal capitano americano Benjamin Morrell della goletta Wasp nel marzo 1823, durante un viaggio di ricognizione alla ricerca di terreni di caccia alla foca nell'area dell'Antartide nota come mare di Weddell. Morrell fornì coordinate precise e una descrizione della linea costiera che sosteneva di aver seguito con la nave per più di 480 km. Poiché l'area del mare di Weddell era allora così poco visitata e difficile da navigare a causa dei ghiacci che la ricoprono, la presunta terra non fu mai studiata adeguatamente prima che la sua esistenza fosse smentita in modo definitivo durante le spedizioni antartiche all'inizio del XX secolo.
All'epoca del viaggio di Morrell, la geografia di quello che in seguito verrà chiamato mare di Weddell e delle coste che lo circondano era quasi completamente sconosciuta, il che in un primo momento rese plausibile la veridicità delle sue affermazioni. Tuttavia, gli evidenti errori presenti nel resoconto del viaggio di Morrell e la sua reputazione generale di inventore di favole crearono già allora un certo scetticismo sull'esistenza di questa nuova terra. Nel giugno del 1912 l'esploratore tedesco Wilhelm Filchner cercò di localizzarla ma non trovò alcuna traccia di terra dopo che la sua nave Deutschland rimase intrappolata nei ghiacci del mare di Weddell e portata alla deriva nel luogo in cui Morrell aveva fatto le sue osservazioni. Un sopralluogo con lo scandaglio rivelò che il fondale marino si trovava a più di 1500 m di profondità: ciò indicava che nei pressi della zona non vi fosse nessuna terra nelle vicinanze. Tre anni dopo, intrappolato nelle stesse acque con la sua nave Endurance, anche Ernest Shackleton riuscì con mezzi simili a smentire l'esistenza di questa terra.
Gli studiosi hanno suggerito varie ipotesi per spiegare l'errore di Morrell, incluso l'inganno intenzionale. Tuttavia, Morrell descrive la sua scoperta brevemente e prosaicamente, senza cercare apparentemente nessun credito personale o gloria per questa scoperta. Nel suo racconto, infatti, assegna a un suo collega, il capitano Robert Johnson, l'onore di aver scoperto e battezzato la terra due anni prima. Morrell potrebbe essersi sbagliato in buona fede, a causa di errori nel calcolo della posizione della sua nave o di dettagli sbagliati, quando scrisse le sue memorie nove anni dopo. In alternativa, potrebbe aver commesso l'errore comune di confondere iceberg in lontananza con la terraferma, o essere stato tratto in inganno dagli effetti distorsivi del miraggio antartico. Nel 1843 il celebre esploratore navale britannico James Clark Ross riferì la possibile esistenza di terraferma in una posizione vicina a quella riportata da Morrell: anche questa terra, alla fine, si sarebbe dimostrata inesistente.