Patrimoni dell'umanità del Pakistan
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I patrimoni dell'umanità del Pakistan sono i siti dichiarati dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità in Pakistan, che è divenuto parte contraente della Convenzione sul patrimonio dell'umanità il 23 luglio 1976[1].
Al 2020 i siti iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità sono sei, mentre ventisei sono le candidature per nuove iscrizioni[1]. I primi tre siti iscritti nella lista sono stati nel 1980 le rovine archeologiche a Mohenjo-daro, le rovine buddiste di Takht-i-Bahi e i resti della vicina città a Sahr-i-Bahlol e Taxila, durante la quarta sessione del comitato del patrimonio mondiale. L'anno successivo, nella quinta sessione, il forte e i giardini Shalimar a Lahore e i monumenti storici di Makli, a Thatta sono divenuti il quarto e il quinto sito pakistano riconosciuti dall'UNESCO. Il sesto e più recente patrimonio è stato il Forte Rohtas, aggiunto nel 1997. Tutti i siti sono considerati culturali, secondo i criteri di selezione.