Relazioni bilaterali tra Lituania e Polonia
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Le relazioni tra la Lituania e la Polonia hanno radici molto antiche e furono intrecciate per la prima volta a livello statale nel XIII secolo, ovvero quando il Granducato di Lituania sotto Mindaugas acquisì parte del territorio dei Rus' e quindi lambì il confine con l'allora frammentata Regno di Polonia amministrata dalla dinastia dei Piast. I rapporti bilaterali migliorarono poi col tempo, portando infine a un'unione personale tra le due realtà. Dalla metà del XVI alla fine del XVIII secolo, la Polonia e la Lituania si fusero dando origine la Confederazione polacco-lituana, un'entità scioltasi in seguito alle spartizioni operate dall'Impero austriaco, Prussia e Russia.
Dopo che i due Stati riconquistarono l'indipendenza dopo la prima guerra mondiale, le relazioni polacco-lituane peggiorarono costantemente a causa dei crescenti sentimenti nazionalisti: le rivendicazioni concorrenti sulla regione di Vilnius generarono conflitti armati e portarono al deterioramento delle relazioni nel periodo interbellico. Durante la seconda guerra mondiale i territori polacchi e lituani furono occupati sia dall'Unione Sovietica che dalla Germania nazista, ma i rapporti diplomatici tra Varsavia e Kaunas (dichiarata capitale provvisoria della Lituania) rimasero ostili. Dopo la fine del conflitto globale, sia la Polonia che la Lituania finirono all'interno del blocco orientale, con la prima come stato satellite sovietico e la seconda come repubblica sovietica. Con la caduta del comunismo le relazioni bilaterali tra i due Paesi ripresero e si normalizzarono.