Forze di difesa croate
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Le Forze di Difesa Croate (in croato: Hrvatske Obrambene Snage, in acronimo HOS) è stato un corpo militare organizzato in Croazia dal Partito Croato dei Diritti (Hrvatska Stranka Prava - HSP), un'organizzazione politica nazionalista e neofascista, a seguito della dichiarazione d'indipendenza della Croazia nel marzo del 1991, e della relativa secessione dalla Repubblica Federale Jugoslava.
Forze di Difesa Croate | |
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Emblema del gruppo | |
Attiva | 22 gennaio 1991–16 aprile 1993 |
Nazione | Croazia Bosnia ed Erzegovina |
Contesto | Guerre jugoslave |
Ideologia | Neonazismo Neofascismo Nazionalismo croato Irredentismo croato |
Alleanze | Guardia Nazionale Croata Consiglio di Difesa Croato UNSO |
Affinità politiche | Partito Croato dei Diritti |
Componenti | |
Componenti principali | Dobroslav Paraga Blaž Kraljević Ante Paradžik |
Simboli | |
Bandiera | |
Bandiera croata | |
Attività | |
Azioni principali | Battaglia di Gospić Battaglia di Vukovar Assedio di Ragusa Assedio di Mostar Battaglia di Posavina Assedio di Sarajevo |
Formate esclusivamente da volontari, di nazionalità croata o straniera, furono tra le prime unità militari organizzate che operarono durante la guerra d'indipendenza croata, e con il Consiglio di difesa croato (Hrvatsko Vijeće Obrane - HVO), e la Difesa territoriale della Bosnia ed Erzegovina (Teritorijalna Obrana Bosne i Hercegovine - TO BiH), hanno costituito la spina dorsale delle forze combattenti in difesa della Bosnia ed Erzegovina. A livello di organizzazione tattica, il corpo HOS era suddiviso in battaglioni (bojna) o compagnie (satnija) e non ha mai riunito i propri reparti in unità di livello tattico maggiore (es. brigate o divisioni).
Dal punto di vista dell'impiego tattico il HOS operava come fanteria leggera, i suoi reparti essendo addestrati e utilizzati come reparti d'assalto, interdizione tattica e per operazioni militari speciali. Essendo truppe volontarie caratterizzata da estrema determinazione e, in media, ben equipaggiate e addestrate, spesso le unità HOS vennero impiegato come "pompieri" del fronte, inviate cioè ad intervenire d'urgenza dove la situazione militare era particolarmente critica.
In Croazia, il HOS fin dalle prime fasi del conflitto (primavera 1991) si è impegnato massicciamente in affiancamento alle forze armate regolari croate, tanto che in alcune zone della Croazia, soprattutto in Banja e Slavonia, le unità HOS furono inizialmente le uniche forze militari croate disponibili; successivamente (gennaio 1992) l'HOS è stato integrato nella Guardia nazionale durante la ristrutturazione delle forze armate croate cessando di essere una componente militare a sé stante e diventando un corpo militare governativo a tutti gli effetti.
In Bosnia ed Erzegovina per qualche tempo le unità HOS fecero parte dell'Esercito della BiH, ma in parte si sciolsero e in parte confluirono nelle unità dell'esercito della Repubblica Croata dell'Erzegovina (HVO) dopo l'assassinio del comandante delle HOS in Erzegovina, maggior generale Blaž Kraljević (agosto 1992) e dopo lo scoppio del conflitto tra croati e bosniaci. Con lo scoppio del conflitto croato-musulmano dell'autunno 1992, infatti quasi tutte le unità HOS in Bosnia aderirono all'esercito croato o alle formazioni del HVO, e solo poche scelsero di combattere nel campo bosniaco. Molti militari HOS, sia in Croazia sia in Bosnia, erano di religione musulmana.
Tutte le unità HOS furono ufficialmente sciolte dal governo croato nel 1995 e trasformate in reparti di fanteria leggera inquadrati nelle brigate dell'esercito croato, ma continuarono a portare le loro caratteristiche insegne e distintivi fino al 1994 (in alcuni casi fino al 1995).
L'idea di base delle HOS si rifaceva alla dottrina politica del Partito Croato dei Diritti e più in generale del nazionalismo croato: riportare la Croazia ai confini storici che aveva durante la seconda guerra mondiale; le unità delle HOS si rifacevano nei simboli, insegne e uniformi, alla tradizione militare croata del medioevo, alla storia antica croata, all'uniformologia ed ai regolamenti dell'esercito croato della seconda guerra mondiale e in particolare ai reparti degli Ustascia, della cui tradizione patriottico-militare si consideravano diretti eredi. Per le sue posizioni ideologiche di acceso nazionalismo e per l'intensa attività operativa dei suoi reparti (che venivano spesso inviati d'urgenza nei punti più "caldi" del fronte), il HOS attirò nei suoi ranghi molti volontari; all'apice della sua forza (estate 1992) contava 40 unità (tra compagnie e battaglioni) con più di 5000 effettivi, e si calcola che più di 7000 uomini e donne abbiano prestato servizio nel HOS. Le unità HOS sono considerate tra le più efficienti unità militari croate del conflitto, dove si conquistarono una solida reputazione di combattenti valorosi e determinati[1].