Costa swahili
costa dell'Africa orientale di lingua swahili / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La costa swahili (in arabo الساحل السواحلي?) è una zona costiera dell'Oceano Indiano situata in Africa orientale abitata dal popolo swahili. Comprende le città di Dar es Salaam e Kilwa (in Tanzania), Sofala (in Mozambico), Mombasa, Gede, l'isola di Pate, Lamu e Malindi (in Kenya),[1] nonché diverse isole costiere come Zanzibar e l'arcipelago delle Comore.
Le aree di quella che oggi è considerata la costa swahili erano storicamente conosciute come Azania o Zingion nell'era greco-romana e come Zanj o Zinj nella letteratura mediorientale, indiana e cinese dal VII al XIV secolo.[2][3] La parola "swahili" significa popolo delle coste in arabo e deriva dalla parola sawahil ("coste").[4]
Il popolo swahili e la sua cultura si sono formati da un distinto mix di origini africane e arabe.[4] Gli swahili erano commercianti e mercanti e assorbirono prontamente le influenze di altre culture.[5] Documenti storici tra cui il Periplus Maris Erytraei e le opere di Ibn Battuta descrivono la società, la cultura e l'economia della costa swahili in vari momenti della sua storia. La cultura, la demografia, la religione, la geografia e i fattori economici che hanno plasmato la costa swahili hanno portato a un crescente sentimento secessionista.[6]