Hallyu
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Hallyu (한류?, ascoltaⓘ, lett. "flusso/onda della Corea", nota anche come Korean Wave, "onda coreana") è un neologismo che indica l'incremento della diffusione globale della cultura di massa sudcoreana verificatosi a partire dagli Anni Novanta.[1][2][3] Mentre alcune fonti ritengono che il termine sia stato coniato nel 1999 dal Ministero della Cultura e del Turismo sudcoreano quando l'istituzione produsse un CD musicale intitolato, in cinese, "Hallyu - Canzoni della Corea",[4] altre fonti accademiche ne attribuiscono la creazione alla televisione cinese, che, nel 1997, diede il nome "hanliu" alla trasmissione delle serie televisive coreane in Cina.[5] Il termine fu introdotto in Giappone come hanryu o kanryu dall'Asahi Shinbun nel 2001.[6]
Hallyu | |
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Nome cinese | |
Cinese tradizionale | 韓流 |
Cinese semplificato | 韩流 |
Pinyin | Hánliú |
Nome giapponese | |
Kanji | 韓流 |
Rōmaji | Kanryū/Hanryū |
Nome coreano | |
Hangŭl | 한류 |
Hanja | 韓流 |
Latinizzazione riveduta | Hallyu |
McCune-Reischauer | Hannyu |
Il successo della cultura di massa coreana non è stato voluto né pianificato, ma, una volta diventato tangibile, ha dato vita a una serie di strategie per alimentarlo.[7] La crescente popolarità della sua cultura in molte aree del mondo ha indotto il governo sudcoreano a sostenere le industrie creative tramite sussidi e finanziamenti alle startup, come espressione di una forma di soft power, con l'intento di trasformarsi in uno dei principali esportatori mondiali di prodotti culturali, insieme al Giappone e al Regno Unito, in una nicchia dominata per quasi un secolo dagli Stati Uniti,[8][9] mentre il livello di sviluppo della società coreana ha iniziato a essere ritenuto confrontabile a quello del mondo occidentale.[10]
Inizialmente spinta dalla diffusione dei drama coreani e del K-pop in Asia orientale e meridionale e nel sud-est asiatico, la hallyu si è evoluta da evento regionale a fenomeno globale, veicolata da Internet, dai social media e dalla proliferazione dei video musicali K-pop sulle piattaforme di condivisione video online,[11][12][13][14][15] che hanno permesso alla locale industria dello spettacolo di raggiungere un consistente pubblico all'estero. L'uso di questi media per facilitare la promozione, la distribuzione e il consumo di varie forme di intrattenimento coreano (in particolare del K-pop) ha contribuito all'impennata della loro popolarità mondiale riscontrata dalla metà degli Anni Duemila.[9][16]
La hallyu è diventata un fenomeno globale e influente dagli inizi del XXI secolo, con un pesante impatto sulle culture contemporanee, la musica, il cinema, la televisione e gli aspetti comportamentali di varie persone in tutto il mondo.[1][17][18][19][20] Secondo un professore dell'Università di Notre Dame, nell'Indiana, il suo successo è da ricercarsi nel fatto che si presenta come "esteticamente fresca, economicamente redditizia, culturalmente avvincente, tecnologicamente sofisticata e ideologicamente introspettiva"[21], anche se non mancano critiche negative.