Invasioni e conquiste mongole
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Le invasioni e conquiste mongole ebbero luogo durante il XIII e XIV secolo e crearono il più grande impero contiguo della storia, l'Impero mongolo (1206-1368), che nel Trecento copriva gran parte dell'Eurasia.[1] Gli storici considerano la devastazione mongola uno degli episodi più mortali della storia.[2][3] Inoltre, le spedizioni mongole potrebbero aver diffuso la peste bubbonica in gran parte dell'Eurasia, contribuendo a scatenare la peste nera del XIV secolo.[4][5][6][N 1]
Invasioni e conquiste mongole | |
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Espansione dell'Impero mongolo (1206-1294) | |
Data | 1206-1340 |
Luogo | Eurasia |
Esito |
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L'impero mongolo si sviluppò nel corso del XIII secolo attraverso una serie di campagne vittoriose in tutta l'Eurasia. Al suo apice, si estendeva dal Pacifico all'Europa centrale. In contrasto con i successivi "imperi del mare" delle potenze coloniali europee, l'Impero mongolo fu una potenza terrestre, sostenuta dalla cavalleria e dal bestiame dei mongoli.[N 2] La maggior parte delle conquiste e dei saccheggi ebbe di conseguenza luogo durante le stagioni più calde, quando c'era pascolo sufficiente per le mandrie al seguito dell'orda. L'ascesa dei mongoli fu preceduta da 15 anni (1211-1225) di condizioni climatiche umide e calde che permisero condizioni favorevoli per l'allevamento dei cavalli ed aiutarono notevolmente l'espansione di quel popolo nomade.[7]
Quando l'impero mongolo iniziò a frammentarsi (v.si Dissoluzione dell'Impero mongolo), dal 1260, il conflitto tra i mongoli e le comunità politiche dell'Europa orientale continuò per secoli. I mongoli continuarono a governare la Cina nel XIV secolo sotto la dinastia Yuan, mentre il dominio mongolo in Persia persistette nel XV secolo con l'impero timuride. In India, il successivo Impero Mughal sopravvisse fino al XIX secolo.