Michael Field
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Michael Field è lo pseudonimo usato dalle autrici britanniche Katharine Harris Bradley (27 ottobre 1846 - 26 settembre 1914) ed Edith Emma Cooper (12 gennaio 1862 - 13 dicembre 1913), sua nipote e compagna. Sotto questo nome le due scrittrici, attive nel periodo tardo vittoriano, firmarono circa 30 tragedie in versi,[1] 11 volumi di poesie[2] e un lungo diario (28 volumi) intitolato Works and Days. La loro identità, che intendevano mantenere segreta, fu svelata al pubblico dal loro amico Robert Browning, con il quale si erano confidate.[3]
In seguito a questa rivelazione, anche l'orientamento della critica, che fino a prima aveva favorevolmente accolto le loro opere, mutò.[2] Non avendo bisogno di contare sui proventi derivanti dalla vendita delle loro pubblicazioni, in quanto entrambe dotate di autonomia finanziaria, Bradley e Cooper continuarono per circa trent'anni a produrre insieme drammi e libri di poesie, apprezzati dalla loro cerchia di amici e dai loro contatti letterari, che comprendevano Robert Browning, John Ruskin, George Meredith, Oscar Wilde e George Moore.[4]
Nonostante la notorietà, le importanti frequentazioni e l'imponente produzione, ad eccezione di una biografia pubblicata nel 1921,[5] e di alcuni rari studi e accenni ad alcune opere, le due autrici vennero dimenticate dalla critica e dalle antologie, per riemergere dall'oblio negli anni settanta del Novecento nell'ambito degli studi femministi.[6][7]