Soraya Tarzi
sovrana afghana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Soraya Tarzi (in lingua pashtu/dari ملکه ثريا; Damasco, 24 novembre 1899 – Roma, 20 aprile 1968) è stata la prima regina consorte del regno dell'Afghanistan come moglie del re Amānullāh Khān. Svolse un ruolo importante nelle riforme di modernizzazione di Amanullah Khan, in particolare per quanto riguarda l'emancipazione delle donne.
Soraya Tarzi | |
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Fotografia formale di Soraya Tarzi nel suo ruolo di principessa consorte dell'Afghanistan | |
Regina consorte dell'Afghanistan | |
In carica | 9 giugno 1926 – 14 gennaio 1929 Afghanistan |
Principessa consorte dell'Afghanistan | |
In carica | 28 febbraio 1919 – 9 giugno 1926 |
Nome completo | Suraiya Shahzada Tarzi |
Nascita | Damasco, Impero ottomano, 24 novembre 1899 |
Morte | Roma, Italia, 20 aprile 1968 |
Sepoltura | Jalalabad, Afghanistan |
Dinastia | Mohammadzai-Tarzi |
Padre | sardar Mahmud Tarzi |
Madre | Asma Rasmiya Khanum |
Consorte di | Amanullah Khan |
Figli |
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Religione | musulmana |
Nata in Siria, fu istruita da suo padre, che era il leader e intellettuale afghano sardar Mahmud Beg Tarzi.[1] Apparteneva alla tribù pashtun dei Mohammadzai, una sottotribù della dinastia Barakzai. Come regina dell'Afghanistan, non occupava una mera posizione, ma all'epoca divenne una delle donne più influenti al mondo.[2] A causa delle riforme istituite dal re Amanullah Khan, le sette religiose del paese diventarono violente. Nel 1929 il re abdicò per evitare una guerra civile e andò in esilio.[3]