Storia di Riga
Storia della città di Riga / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La storia di Riga, la capitale odierna della Lettonia, ha inizio nel II secolo con la fondazione di un insediamento, Duna urbs, situato in un porto naturale non lontano dalla foce del fiume Daugava. In seguito colonizzata da Livoni e Curi, la località era già un centro commerciale noto nell'Alto Medioevo lungo la rotta commerciale Dvina-Dnepr fino a Costantinopoli. Il cristianesimo giunse in Lettonia già nel IX secolo, ma fu l'arrivo delle crociate del Nord alla fine del XII secolo che spinse gli ordini religiosi cavallereschi ad avviare operazioni di conquista e di conversione forzata della popolazione locale. L'egemonia tedesca consolidatasi nei Paesi baltici durò per secoli, trascinandosi fino all'indipendenza della Lettonia. Ancora oggi, essa sopravvive sia per via della presenza di una comunità di cittadini tedeschi sia sotto forma artistica con riferimento allo Jugendstil di alcuni edifici cittadini.
Dal XIII secolo alla nascita del risveglio nazionale nell'Ottocento e dell'indipendenza nel Novecento, la storia della Lettonia e di Riga si intrecciarono in maniera indissolubile, testimoniando l'ascesa e il declino del controllo delle potenze straniere circostanti sui lettoni e sul loro territorio. In quanto membro della Lega anseatica, la prosperità di Riga crebbe nel corso del XIII-XV secolo, tanto che divenne un importante centro commerciale e più tardi, industriale, dell'occupante straniero di turno.
Oggi Riga e i suoi dintorni ospitano circa la metà degli abitanti della Lettonia.[1]
Nel 1997, l'UNESCO ha dichiarato il centro storico di Riga (Vecrīga) patrimonio dell'umanità riconoscendone il grande valore architettonico; sono infatti moltissimi gli esempi di edifici realizzati in Art Nouveau, oltre che di strutture abitative in legno risalenti al XIX secolo.[2]