Tracey Emin
artista britannica / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Tracey Karima Emin (Croydon, 3 luglio 1963[1]) è un'artista britannica nota per le sue opere d'arte contemporanea autobiografiche e confessionali.
Emin lavora con diversi medium tra cui il disegno, la pittura, la scultura, la videoarte, l'installazione e la fotografia. Un tempo parte dei Young British Artists, Tracey Emin è ora accademica della Royal Academy of Arts.[2] Nel 1997, l'opera "Everyone I Have Ever Slept With 1963-1995" fu esposta alla Royal Academy di Londra. Questa installazione raccoglieva in una tenda, in seguito andata distrutta in un incendio, i nomi di tutti quelli con cui l'artista aveva condiviso un letto.[3]
Nel 1999, Emin ha tenuto la sua prima esposizione personale dal titolo Every Part of Me's Bleeding presso la galleria Lehmann Maupin. Qualche mese dopo è stata nominata al Turner Prize grazie all'opera My Bed - secondo alcuni l'opera più rappresentativa della British Art[4] - un'installazione "readymade", composta dal suo letto disfatto, circondato da vari oggetti sparsi che rappresentano la fase di vita che l'artista stava attraversando nel 1998; il letto era il posto in cui aveva trascorso diverse settimane a bere, fumare, mangiare, dormire e avere rapporti sessuali in seguito alla fine di una relazione sentimentale. L'opera mostra preservativi usati, biancheria sporca e macchiata di sangue, bottiglie di vodka vuote, una confezione di pillole anticoncezionali, mozziconi di sigaretta e vecchie polaroid.[5] Nel dicembre 2011 fu nominata Professoressa di Disegno presso la Royal Academy; assieme a Fiona Rae è una delle prime due donne a tenere una cattedra da quando l'accademia fu fondata nel 1768.[6][7] Emin vive a Spitalfields, a est di Londra.[8][9][10]